lunedì 27 dicembre 2010

Due ragazzi qualunque


Nelle docce di una palestra qualunque ci sono due uomini.
considerando che nessuno dei due supera i 35 anni e che di questi tempi è
impossibile considerarli adulti, sarebbe più appropriato chiamarli ragazzi.

Uno dei ragazzi è un fascista convinto, l'altro un comunista pieno di dubbi.

I due ragazzi sono nudi e stanno facendo la doccia.

Il ragazzo fascista ha un fisico asciutto e muscoloso, ha la pelle abbronzata color
biscotto. Il ragazzo comunista ha la pelle chiara tra il bianco ed il rosa ed una
lieve pancetta.

Il ragazzo fascista ha i capelli rasati quasi a zero, uniformi ed ordinati, il
ragazzo comunista ha un cespuglio senza forma, sembra che si tagli i capelli da
solo.

Il ragazzo fascista è rasato anche sotto e si tocca continuamente il pene per
mostrarlo in un costante stato di grazia, il ragazzo comunista invece ha un
cespuglio e pare aver dimenticato il proprio membro in quella folta foresta di pelo.

Il ragazzo fascista ha la pelle ricoperta di tatuaggi e di scritte, aquile
impetuose e motti razzisti, probabilmente non conosce il significato di quei
simboli, altrimenti non li avrebbe tatuati sulla pelle.

Quello comunista ha la pelle immacolata, ha sempre voluto farsi un tatuaggio ma non
ha mai deciso cosa valesse veramente la pena di portare inciso addosso.

Il ragazzo fascista ha un bagnoschiuma Ferrari che usa anche come sciampo, quello
comunista ha due shampoo ed un sapone delicato per la pelle come quello che usano i
bambini.

Il ragazzo fascista si insapona e si sciacqua in pochi minuti, asciugandosi con il
suo asciugamano piccolo e figo. Il ragazzo comunista ha un accappatoio in microfibra

comprato al mercato e resta assorto per un ora sotto la doccia.

Non saprei dire quale dei due ragazzi è migliore, forse perché nessun uomo può
considerarsi migliore di un altro.

So soltanto che uno di quei due ragazzi, quello comunista, sono io...

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