lunedì 24 gennaio 2011

Un nuovo bavaglio per legge





Ho appreso da poco della nuova proposta di legge del pdl per bloccare l'uso eccessivo di intercettazioni.
Il disegno di legge stabilisce il principio di responsabilità per il giudice e per il pm che hanno autorizzato le intercettazioni nel caso in cui la competenza funzionale e territoriale sia altrove.
Inoltre viene introdotto un nuovo reato, l’articolo 315 bis del Codice di procedura penale, sulla riparazione per ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni: «Il cittadino che viene assolto, prosciolto o archiviato in un procedimento nel quale è stato sottoposto a intercettazione, otterrà un’equa riparazione, un indennizzo per la violazione della privacy che potrà arrivare fino al tetto di 100.000 euro». 

In pratica i pm non saranno più liberi di effettuare un’inchiesta in quanto potrebbero poi in caso di errore trovarsi in seri guai.
La cosa più assurda è che questa legge servirebbe veramente poco agli italiani che hanno problemi ben diversi da quello delle intercettazioni.
In un paese in crisi, dove il lavoro è sempre più precario, dove chi lavora non riesce ad arrivare alla fine del mese, che cosa può fregare al popolo delle intercettazioni.
Le persone oneste non hanno problemi simili, che vengano pure ad intercettarci tutti, al massimo scoprirebbero che cosa abbiamo intenzione di mangiare per cena o di che colore indossiamo le mutande.

Il problema vero del paese è il non governo. Persone che sono state elette dal popolo che se ne stanno lì a non far niente e discutere di problemi personali.
Perché non pensano a risolvere i problemi del paese invece di stare a litigare su cose che proprio non interessano ai comuni mortali.
In Italia esiste una magistratura, anche molto garantista, quindi lasciate che siano loro ad occuparsi di fare indagini e farle senza nessuna intromissione esterna, che difficilmente in Italia i truffatori pagano, quindi figuriamoci se uno si ritiene innocente che cosa può mai temere...

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