domenica 14 giugno 2015

Cervelli al semaforo


I giovani italiani sono la speranza per il futuro del nostro paese.

Prendiamo ad esempio questo ragazzo sulla trentina e una Yaris con i vetri oscurati.
Per distinguersi meglio tra la gente, ha montato un terminale di marmitta triangolare che borbotta come se avesse una macchinetta del caffè al posto del motore.
Probabilmente questa cosa soltanto una questione di gusto personale ma il suo estro e la sua genialità non finiscono qui.

Al semaforo lui è convinto che la linea di arresto sia soltanto un segnale facoltativo infatti la supera puntualmente per andarsi a fermare sulle strisce pedonali che mi sembrano molto più comode larghe.
Giustamente il poverino da quella posizione non riesce a vedere il colore del semaforo quindi, quando scatta il verde, se nessuna auto dietro glielo fa notare con estremo garbo e gentilezza, lui resta lì imbambolato a guardare il cielo.

Se poi sei così fortunato da trovartelo davanti per un po' di strada, ti può capitare che improvvisamente giri di scatto per entrare dal benzinaio, così da costringerti in una manovra di inchiodata improvvisa per evitare un tamponamento.
Ma in realtà, il genio, non è che ha dimenticato di mettere la freccia, semplicemente ha coperto permetta i fari posteriori con una fascia completamente oscurante di colore nero molto elegante.
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È stato davvero un peccato doverlo abbandonare per andare al lavoro, chissà quante mirabolanti altre cose e mi avrebbe potuto insegnare.

Meno male che essendo maggiorenne costui ha il diritto di voto, così potrà sicuramente regalarci dei governanti svegli come lui.
Si sa che a quarant'anni si è troppo intolleranti verso i giovani, io direi invece di lasciarli fare, perché questi saranno il nostro brillante futuro.