lunedì 13 febbraio 2017

Ai confini della realtà

Sccedeva in un film di Fantozzi, gli impiegati, dopo il pensi pensionamento, pagavano dei soldi all'azienda pur di poter continuare a lavorare.


Allora mi sembrava ironico, impossibile un immaginario ai confini della realtà, ma la società moderna mi ha insegnato che nulla è impossibile.


In moltissime aziende, i dipendenti o operai che siano, investono i propri debiti per andare ogni giorno al lavoro, ma da mesi non ricevono gli stipendi, se non come promessa di un futuro più brillante.


Nei tempi passati questo avrebbe scatenato delle vere proprie rivolte di massa, delle forme di protesta o anche dell'azioni legali ma oggi con la scusa della crisi le persone restano in inermi ed in silenzio, aspettano la pazienza ed investono i propri soldi per finanziare l'azienda, sostituiscono il lavoro delle banche, che sono in sofferenza per gestioni un tantino

discutibili.


Ma cosa c'è che spinge le persone a pazientare invece di andare altrove a trovare lavoro?


Il tfr lasciato in azienda? 

Gli ammortizzatori sociali spesso inesistenti? 

I contratti co.co.pro. di due mesi ho anche della durata di una settimana?

I nuovi contratti a tempo indeterminato senza alcuna garanzia?

Il lavoro pagato con i voucher per le badanti?

La non rivendibilità dei lavoratori che hanno raggiunto una certa età e sono rimasti incastrati in un ruolo senza crescere?


Mi viene quasi da pensare che sia stato macchinando a tavolino dai governanti un sistema di schiavitù moderna, dove veramente pochi hanno una via d'uscita.

Una democrazie a corrotta dalla quale non si emerge e che ultimamente ci nega anche il diritto di voto. 


Che possibilità abbiamo di salvarci da questo meccanismo perverso, e soprattutto,

Voi che fareste se da mesi non mi pagassero lo stipendio?

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