La chiave di tutto sono i ritardi a catena che in una vita di corsa si rigenerano con conseguenze catastrofiche.
Aver sbagliato le chiavi mi costa 15 minuti di ritardo alla partenza, che generano un blocco nel traffico del raccordo di almeno 30 minuti in più.
Entrando in ufficio con 45 minuti di ritardo, dovrò uscire più tardi e troverò il punto massimo di traffico del rientro a casa dei lavoratori romani.
Questo traffico mi farà arrivare in netto ritardo sulla ciclabile dove dovrò correre per un ora e recuperare la sedentarietà di una giornata di lavoro al computer.
Quando finalmente rientrerò a casa dovrò fare una doccia veloce e sedarmi a tavola per cena in mega ritardo con la mia compagna che mi guarderà in cagnesco per tutta la cena.
Ma la cosa più grave di tutte sarà che il mio sedere toccherà il divano con un ritardo tale da non concedermi il mio tanto agognato ozio libero.
Ora però mi pongo due domande esistenziali di difficile risposta:
- Che cavolo ho fatto a fare la doccia se sono già tutto sudato?
- Perché mi accorgo di aver sbagliato a prendere le chiavi solo quando sono attivato fuori la serranda del box?
- Perché il box auto deve distare da casa 600 metri?
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