domenica 7 luglio 2013

Ieri ho visto i saldi, ma li ho solo visti



Anche ieri è andato in onda il solito teatrino estivo di chi aspetta il giorno dell'inizio dei saldi per compiere l'affare dell'estate.

Eccoli li, tutti pronti sulla linea di partenza in attesa del via.
La tensione è palpabile, chi fuma nervosamente la sua sigaretta, chi cerca di tenere a bada l'orda di bambini inferociti che ha svegliato nel sonno, perché oggi i bambini non si portano al parco o al mare ma nei centri commerciali, chi approfitta di una panchina assolata per dorarsi il volto ed io.
Io che stamane sono caduto dal letto alle 7:00 senza una ragione, forse il mio subconscio voleva approfittare dei saldi per comprare qualcosa, ma non mi ha ancora parlato.

Dall'altro lato della barricata ci sono i commessi, fanno colazione, chiacchierano e si preparano all'assalto giornaliero dei clienti, dietro le porte chiuse si sentono forti e protetti ma quando sarà il momento non avranno più pace fino alla chiusura.
Chissà se ci odiano profondamente o ci amano perché in qualche modo chi forniamo lo stipendio.

Finalmente scatta l'ora di apertura ma nessuno si muove, le porte restano chiuse e non vola una Mosca, sembra uno di quei film di Sergio leone, quando i pistoleri si guardano negli occhi prima di prendere la pistola e sparare.
La tensione è alle stelle, poi le porte automatiche si aprono all'unisono ed inizia l'assalto, superato l'imbuto iniziale tra gli spintoni ed il lezzo di chi al mattino nemmeno si lava, si riversano tutti nelle corsie e si perdono tra gli scaffali.

Dopo un ora che giro per il negozio osservando ogni minimo prodotto in saldo cominciò a chiedermi che sono venuto a fare, così infilo due prodotti non in saldo nel carrello e mi incammino verso le casse.
L'atmosfera è calma, l'agitazione del mattino sembra essere scemata, ora gli sguardi della gente sono pigri ed un po' rassegati, forse si sono accorti che di prodotti in saldo c'è poco e niente, e che almeno qui non faranno l'affare della loro vita.
La fila alle casse è blanda, i carrelli sono vuoti, gli sguardi spenti, qualcuno sorride sornione ma molti come me sono annoiati e silenziosi, chiedono solo di poter andare vie e tornare sul proprio divano a casa.

C'è crisi,  la si legge negli occhi della gente, nei carrelli vuoti e sugli scaffali pieni di prodotti invenduti.
Domani ci sarà un ulteriore rincaro della benzina, forse tutti stanno risparmiando per affrontarlo al meglio, in fondo di questi tempi, le uniche cosa indispensabili sono carburante e cibo, tutto il resto è superfluo, possiamo lasciare che marcisca dietro la scritta in saldo.

Ormai sono al limite della sopportazione, sarà meglio andare via da qui dentro, la giornata è lunga e ci sono altri centri commerciali pieni di saldi da osservare.

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